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bellegioieEhmmm, qualcuno ha proposto Milano il 14 Novembre.
Vigilia di tre compleanni, di alcuni dei più grandi fotografi del mondo.
Tra 27 e 31 gradi in questo periodo forse ... Cagliari.
14 anni fa
marzia68solo se la temperatura media della località prescelte si aggirerà tra i 27 ed i 31 gradi centigradi
A parte tutto, riusciamo ad organizzare un fotoraduno prima di Natale ?
Io e Daniela ci stiamo provando ad organizzarlo, ho una voglia matta di rivederVi
14 anni fa
bellegioie
Però hai ragione... la descrizione è il massimo della ricercatezza linguistica, l'apoteosi della sintesi letteraria, l'espressione di tutti i concetti grafici e fotografici racchiusa in un segno. Pensare che alcuni grandi fotografi ne usano ben tre! Paolo no, uno basta a esprimere tutto il significato e la profondità del suo messaggio estetico ed estatico.
Verce, non ce la faremo mai!
14 anni fa
verce72Paolo sfrutta con questa bicicletta la stessa base per opere diverse, combinando procedimenti tradizionali e metodi più innovativi.
Nella foto postata per luci ed ombre la trama di linee suggerisce anche l'apparizione dell'uomo che tuttavia non appare mai. LÃ varia il colore e il formato. La ricomposizione estrema del simbolismo operaio proletario della Torino degli anni sessanta rivive nel mezzo tipico che conduceva al lavoro e dunque alla sopravvivenzala.
In questa, invece, le tessiture del B/N esaltano il rapporto tattile quasi fisico, tra Paolo e la Bicicletta che, discepolo del maestro Francesco Galì, è solito fotografare oggetti solo dopo averli toccati con gli occhi bendati.
A far vincere questa "seconda" bicicletta sono stati certamente i colori elementari e la forte, fortissima, astrazione l'astrazione lirica della descrizione.
Vigilia di tre compleanni, di alcuni dei più grandi fotografi del mondo.
Tra 27 e 31 gradi in questo periodo forse ... Cagliari.
voglio subito il nome del Tuo pusher . . . .
A parte tutto, riusciamo ad organizzare un fotoraduno prima di Natale ?
Io e Daniela ci stiamo provando ad organizzarlo, ho una voglia matta di rivederVi
Però hai ragione... la descrizione è il massimo della ricercatezza linguistica, l'apoteosi della sintesi letteraria, l'espressione di tutti i concetti grafici e fotografici racchiusa in un segno. Pensare che alcuni grandi fotografi ne usano ben tre! Paolo no, uno basta a esprimere tutto il significato e la profondità del suo messaggio estetico ed estatico.
Verce, non ce la faremo mai!
Nella foto postata per luci ed ombre la trama di linee suggerisce anche l'apparizione dell'uomo che tuttavia non appare mai. LÃ varia il colore e il formato. La ricomposizione estrema del simbolismo operaio proletario della Torino degli anni sessanta rivive nel mezzo tipico che conduceva al lavoro e dunque alla sopravvivenzala.
In questa, invece, le tessiture del B/N esaltano il rapporto tattile quasi fisico, tra Paolo e la Bicicletta che, discepolo del maestro Francesco Galì, è solito fotografare oggetti solo dopo averli toccati con gli occhi bendati.
A far vincere questa "seconda" bicicletta sono stati certamente i colori elementari e la forte, fortissima, astrazione l'astrazione lirica della descrizione.