.... cosi' spero di voi

utente cancellato A me è piaciuta da subito e l'emozione la trasmette eccome. Il dietro le quinte è il dietro le quinte, non la scena presentata (non era richiesto nel contest una rappresentazione street di una situazione presentatasi davanti) per cui idea di grande fascino e realizzazione impeccabile. Complimenti sinceri

JeanBart [reply:w1QBAA]sai che apri un discorso interessante ? io non sono convinta che la fotografia sia figlia del teatro - così smaccatamente mobile ed espressivo anche quando è immobile -. Ma mettiamo da parte questo tema che mi porterebbe lontano, ma ci penso. Non sei d'accordo sulla conclusione che "io" non colgo l'emozione perchè la ritengo ricreata, mentre tu per questo la cogli ? Faccio fatica a condividere questa tua idea di assoluta credibilità dell'insieme, mi riesce di più accettare il "concetto" di bi, l'astrazione che bi, estrapola da una performance. E' proprio la fissità (assurda contraddizione dato che la foto fissa...) che toglie "vita". Che dici ? Se posso ti invio una foto d'epoca, intitolata La lettera, vedrai come ci sia una scompigliatezza pesante del corpo che racconta tutto mentre qui la compostezza richiama la cera più che l'uomo.

JeanBart [reply:wlQBAA]non voglio arrivare da nessuna parte. Se ho un' idea penso sia molto semplice esprimerla piuttosto che tenerla con la presunzione che l'altro non capisca o non sia disponibile. Succede anche questo, ma non sempre. Si chiama "confronto" e comunque lo ritengo gratificante se non altro per la cortesia di chi risponde, e poi c'è l'ascolto e il pensiero che evolve, insomma è molto positivo anche dire cose - che si pensano - non in linea. Tutto qui.

bi mentre scrivevo si sono aggiunti altri... grazie a tutti

bi io sono assolutamente convinta che LA fotografia sia emozione. E non parlo di quella che viene trasmessa all'osservatore, ma soprattutto di quella che il fotografo percepisce da una scena. E poi cerca di ritrasmetterla cosi' come l'ha vissuta. Se vogliamo parlare di recita va bene. Ma anche una recita e' fatta per creare emozione. Allora la differenza dove sta? Se parliamo di foto "street", che presuppone una scena assolutamente reale, concordo con te, ma in un tema "concettuale" la necessita' di mostrare un concetto in genere non prevede il limite della realta'.
Poi la foto e’ stata scattata durante una rievocazione storica dove le persone che fanno questo tipo di ricerca sono scrupolosissime, ricreando gli oggetti e le dinamiche degli eventi in modo molto preciso, allo scopo di “tenere memoria” di eventi drammatici e di, possibilmente, trasmettere a chi li vede cio’ che hanno vissuto persone vere durante quel periodo. Il mio contributo e’ partecipare con le fotografie.
La scena che vedi qui e’ successiva ad altri momenti, in cui ad esempio lui scriveva a macchina. Quando mi sono avvicinata sul carrello della macchina da scrivere c’era un modulo di comunicazione alla famiglia di un soldato ucciso. E’ un particolare a prima vista abbastanza insignificante, (anche perche’0 non si vede cio’ che c’era sul folgio) perche’ in questa scena invece lui scrive a mano ma sempre scrive. Pero’ l’atteggiamento che lui aveva era completamente diverso, e per quel particolare la scena PER ME cambia completamente significato.
Io poi mi faccio prendere completamente, forse troppo, dalla atmosfera che ho davanti, e mi lascio ampiamente trasportare. Ma in fondo e’ cio’ che mi piace di piu’ della fotografia. Rappresentare una emozione per me e’ la cosa migliore della fotografia, e non riesco mai a fermarmi alla documentazione, per cui mi obbligo, dopo, a fare una autocritica abbastanza “cinica”. Ma non ci riesco quasi mai…. 
Grazie per il tuo intervento.
BI